Bus Company sul numero di Focus di Marzo

USATI IN TUTTO IL MONDO
La tecnologia non è una novità, perché risale alla fine degli anni ’60, anche se i primi modelli commerciali si sono diffusi a partire dagli anni ’80 e soprattutto ’90. Oggi gli etilometri sono disponibili in versioni portatili da poche decine di euro, e servono a eseguire un test utile a sapere se si è in grado di guidare. Quelli professionali predisposti per il blocco dell’auto invece hanno un costo elevato: ad esempio il Dräger Interlock 5000 costa circa 1.000 euro esclusa l’installazione. Il congegno si può montare in officina su varie marche di auto, ma Volvo offre tra gli optional la predisposizione per l’installazione. Non c’è da stupirsene, perché la Svezia è all’avanguardia nel tentativo di ridurre gli incidenti causati dallo stato di ebbrezza (che lì causano, fonte Oms, il 24 per cento dei deceduti). Già nel 1999 si è infatti avviato un programma per controllare le persone “pizzicate” a guidare dopo aver bevuto: anziché vedersi sospendere la patente per due anni, potevano farsi installare un etilometro in auto da usare prima e durante la marcia e l’eventuale superamento dei limiti determinava la sospensione del permesso di guida. Il risultato è che il 20 per cento dei conducenti è riuscito a rigare dritto. Un programma analogo è stato lanciato in Belgio nel 2010, in Olanda nel 2011, in Nuova Zelanda nel 2012 e nel 2017 in Austria. Negli Usa, dove addirittura nel 29 per cento degli incidenti stradali i morti sono causati dall’alcol (fonte Oms), la sperimentazione è stata avviata in vari Stati: si calcola che l’utilizzo di un etilometro potrebbe salvare fino a 800 persone l’anno. In Italia, in attesa di regole nuove, Dräger ha avviato un programma con la società privata Bus Company di Saluzzo (Cuneo) per dotare gli autobus di un etilometro, garantendo così ai passeggeri che il conducente sia sobrio.

Focus Marzo 2020