Bus Company lancia la startup Nolè. E la Granda si sposta in sharing

L’ad Galleano: «Noleggeremo auto, bici e monopattini elettrici 24 ore su 24» ultimo miglio, nella seconda provincia più estesa d’Italia, non è solo questione di banda larga. Purtroppo, è ancora un rebus sulla distanza per comuni, utility, privati e pendolari. E nell’anno della pandemia, con i mezzi svuotati per limitare il contagio, le aziende del trasporto locale non hanno potuto far altro che incassare il colpo. Qualcuna però ha pensato bene di reagire e accelerare un cambiamento che in molti immaginavano di là da venire. È il caso di Bus Company, società cuneese che affonda le sue radici a Villafranca Piemonte nel lontano 1973, quando la famiglia Galleano (oggi ancora al volante, ma da Saluzzo) cominciò a gestire sei autolinee extraurbane.

Trentasei milioni di ricavi nel 2019,450 addetti, a marzo svelerà al pubblico un progetto cullato da tempo: Nolè. La startup di noleggio veicoli disponibile 24 ore su 24, sette giorni su sette, per raggiungere i luoghi non coperti dalle linee di Bus Company e non solo. «In provincia è difficile spostarsi se non hai mi mezzo privato — spiega l’amministratore delegato Enrico Galleano —, l’idea nasce dall’esigenza di dare un maggior servizio ai nostri utenti, tanto che chi è già nostro abbonato godrà di tariffe preferenziali».

Nolè fornirà autovetture, furgoni, monopattini e biciclette green a Cuneo, Saluzzo e Alba per cominciare, ma si prevede di allargare lo sharing anche ad altre città. In un primo momento il servizio funzionerà tramite prenotazione telefonica allo 0175/478811 (cali center dalle 8 alle 18) e on line, previa registrazione sul sito internet buscompany.it con consegna chiavi in mano; poi verrà automatizzato tramite app che invierà su telefonino un codice di sblocco. La richiesta di noleggio con piattaforma è consentita fino a 24 ore prima dell’utilizzo. «Vorremmo partire con un mese di prova e legarlo al welfare aziendale dei nostri dipendenti, una sorta di test interno per poi aprire al pubblico tra l’i e il 15 marzo», aggiunge Galleano.

I mezzi messi a disposizione sono quattro auto ibride, una Tesla full electric, tre furgoni, venti biciclette e 10 monopattini elettrici. Per il nuovo ramo d’azienda Bus Coni pany ha assunto un capoprogetto. «Stiamo investendo sui servizi a chiamata, la pandemia impone un ragionamento sul trasporto pubblico locale che però non abbiamo appieno identificato — ammette il ceo —. Servono servizi più puntuali, con un uso della tecnologia per prenotazioni in tempo reale, la domanda è contingentata e non sappiamo quale sarà quella del futuro-. Per questo — continua Galleano — con Nolè abbiamo posto il primo tassello di innovazione della mobilità».

Il nuovo progetto di sharing arriva «dopo un anno passato ai box a pensare e guardare», e dopo il lutto che ha investito l’azienda: a dicembre è scomparso il presidente e papà del ceo, Clemenle Galleano; il suo posto è stato preso da Giovanni Quaglia, cuneese di Genola e presidente di Fondazione Crt. «Avendo messo del fieno in cascina, siamo riusciti ad anticipare la cassa integrazione e abbiamo tamponato le difficoltà in un anno difficile dunque siamo ancora in piedi». Da gennaio Bus Company è ripartita e parallelamente vanno avanti i lavori alla stazione Rebaudengo di Torino per creare un hub di bus a lunga percorrenza.

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