Trasporto Pubblico locale e scuola, nessun disagio

Con la riapertura delle scuole si è reso necessario adeguare il trasporto pubblico locale alle disposizioni anti contagio, incrementandolo a favore degli utenti, a compensazione della limitazione del carico all’80%.

E’ stato fatto un intenso lavoro di dialogo con il sistema scolastico e le aziende che erogano i servizi. In Piemonte nei giorni feriali sono stati aggiunti 20 treni, per un totale di 1.074 km in più, e circa 500 corse di autobus, con 250 sulle 1.400 attuali concentrate nell’ora di punta della mattina e altrettante nel pomeriggio per i rientri da scuola, con un aumento totale del 20% circa. In provincia di Cuneo per gli studenti pendolari sono stati aggiunti 45 bus oltre a quelli già operativi. Grandabus, il consorzio che gestisce il trasporto pubblico in provincia, utilizza i propri autobus da turismo, per ora sottoutilizzati, per le percorrenze extra urbane dalle valli Maira, Stura e Po verso Cuneo, Mondovì e Alba. Sull’andamento della fruizione dei servizi da parte degli studenti, in concomitanza con la ripresa delle lezioni in presenza, dal trasporto su rotaia a quello su gomma, per ora, non sono emerse criticità significative.

“Al momento – dichiara Clemente Galleano presidente del Grandabus – tutto regolare, nessun disagio. Stiamo mantenendo i bus incrementati, anche se ancora mezzi vuoti.

Solo in questi giorni, in base agli orari scolastici in continua evoluzione, stanno riprendendo gli accessi. Qualche problema si è presentato con le uscite da scuola, in molti casi anticipate per mancanza di docenti. Ad ora sono state 25 mila validazioni al giorno solo degli studenti. A copertura dei bus aggiunti sono rientrati dalla cassa integrazione circa una quarantina di autisti del noleggio. Ancora in formazione i pochi inserimenti in organico effettuati. L’accesso all’autobus è prima di tutto affidato al buon senso del passeggero, che deve rispettare la classica coda, munito di mascherina e igienizzarsi le mani con il gel fornito dai dispenser installati. Sicurezza e ordine sono inoltre favoriti dal sistema di validazione, già in funzione da tempo, delle tessere bip per gli abbonati. L’autista una volta raggiunto l’8o% del carico, non può più effettuare fermate, per questo sono stati integrati i mezzi disponibili per le stesse corse e gli stessi orari dell’anno scorso. L’80%, però, non è dei posti seduti, bensì della carta di circolazione: si caricano persone fino a coprire tutti i posti a sedere, che possono variare dai 50 ai 53 più 10 o 15 in piedi, anziché i 25 di prima. La riduzione effettiva è quindi avvenuta sui posti in piedi”.

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